domenica 28 marzo 2021

DELLA DIVINA COMMEDIA, DEL LIMBO E ALTRE NOTIZIE

Nei giorni dedicati alle celebrazioni di Dante anche durante l’IRC  è stato fatto qualche approfondimento, ovvero visione e significato di Paradiso, Purgatorio e Inferno nella Divina Commedia  e nella Teologia Cristiana contemporanea.

In questo contesto, un chiarimento doveroso è stato quello riferito al Limbo, il non-luogo pensato tradizionalmente per coloro che erano vissuti prima del Cristianesimo, come il poeta Virgilio che accompagna Dante per buona parte del viaggio, e per i bambini morti senza Battesimo. Questa teoria, affermatasi a partire dal Medioevo, è stata presente nel Magistero della Chiesa fino al Concilio Vaticano II, quando ha cominciato a farsi strada una riflessione diversa sulla questione. L’ultimo documento significativo “La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo” è frutto di uno studio della Commissione Teologica Internazionale, approvato da  Papa Benedetto XVI  nel 2007. Del testo riportiamo qui di seguito alcuni brevi estratti interessanti che danno un’idea della posizione che la  Chiesa contemporanea assume al riguardo:

La teoria del limbo, cui ha fatto ricorso per molti secoli la Chiesa per indicare la sorte dei bambini che muoiono senza Battesimo, non trova nessun fondamento esplicito nella rivelazione, nonostante sia entrata da lungo tempo nell’insegnamento teologico tradizionale

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La grazia di Dio raggiunge ogni essere umano e la sua provvidenza abbraccia tutti. Il Concilio Vaticano II insegna che Dio non nega «gli aiuti necessari alla salvezza» a coloro che, senza loro colpa, non sono ancora giunti a una conoscenza esplicita di Dio, ma che, con l’aiuto della grazia, «si sforzano di condurre una vita retta». Dio illumina ogni uomo «affinché abbia finalmente la vita» (cfr Lumen gentium 16). Viene poi nuovamente affermato che la grazia «lavora invisibilmente» nel cuore di tutti gli uomini di buona volontà (Gaudium et spes 22). Queste parole si applicano direttamente a coloro che hanno raggiunto l’età della ragione, e che prendono decisioni responsabili, ma difficilmente si potrà affermare che non valgono anche per i bambini.

(…)

Dio non ci chiede cose impossibili. Inoltre la potenza di Dio non è limitata ai sacramenti: «Deus virtutem suam non alligavit sacramentis quin possit sine sacramentis effectum sacramentorum conferre» (Dio non lega la sua potenza ai sacramenti, così che può conferire l’effetto dei sacramenti senza sacramenti). Dio può quindi dare la grazia del Battesimo senza che venga amministrato il sacramento, un fatto, questo, che dovrebbe essere ricordato particolarmente quando il conferimento del Battesimo risultasse impossibile. 

Ecco come Dante racconta l’incontro con Virgilio: