domenica 26 novembre 2017

CALENDARIO DELL’AVVENTO

Aspettando il Natale, ecco per gli studenti del Liceo Martinetti di Caluso e le loro famiglie un Calendario dell’Avvento da stampare o da utilizzare come sfondo sul desktop del computer!

Il Calendario dell'Avvento
per gli studenti del Liceo Martinetti di Caluso e famiglie

Quest'anno, le domeniche di Avvento sono il 3, 10, 17 e 24 dicembre;  il colore liturgico utilizzato è il viola; per la terza domenica, detta “Gaudete” (gioite), è previsto l’uso facoltativo del colore  rosaceo, che indica l’avvicinarsi alla solennità del Natale.


domenica 19 novembre 2017

RELIGIONI E RICERCA SCIENTIFICA

Questo percorso interdisciplinare (igiene e anatomia, religione e italiano) ha coinvolto la classe 3H dell’indirizzo Chimico - Biotecnologie Sanitarie. In particolare, per quanto riguarda l’IRC, il giorno 8 novembre 2017 si è svolta una lezione alla quale hanno partecipato tutti gli alunni della classe, compresi i non avvalentesi, sul tema: religioni e ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali.
Il punto di partenza è costituito da alcune domande, come ad esempio: quale finalità ha la ricerca scientifica? Quando l’embrione è considerato persona? Sono state proposte le risposte e riflessioni teologiche di Ebraismo, Cristianesimo (Chiese Ortodosse, Chiesa Cattolica e Chiese Riformate), Islam e Buddhismo. Il confronto si è concluso con gli interventi dei ragazzi, che hanno espresso il loro punto di vista.
L’iniziativa risponde all’esigenza di offrire agli studenti del nostro Istituto un’opportunità più ampia, considerando le materie di studio non come ambiti separati ma come diversi aspetti di un'unica formazione, nella quale rientra certamente anche l’ora di Religione.  


domenica 12 novembre 2017

IL GIOCOLIERE E IL TRASFORMISTA

Qualsiasi bambino – ma anche adulto – davanti a un giocoliere o illusionista rimane meravigliato, in un atteggiamento che va dallo stupore all’ammirazione. Lo sapeva bene san Giovanni Bosco, il quale per attirare la gente si improvvisava saltimbanco, funambolo e prestigiatore; lo scopo era quello di riunire tutti non solo nella preghiera, ma anche nell’esperienza del divertimento e della gioia. L’audiolettura di questa settimana, realizzata con la partecipazione della classe 5B indirizzo Chimico (ambientale e sanitario), è tratta da Il piccolo saltimbanco e il suo primo oratorio festivo (dalle Memorie Biografiche di Eugenio Ceria, 1933, Vol. I cap. XVII). Questa esperienza è una delle caratteristiche fondamentali di un sacerdote salesiano di Torino, don Silvio Mantelli – in arte Mago Sales. Il suo impegno in attività missionarie e solidali, i progetti concreti per portare aiuto ai meno fortunati sono accompagnati anche da tanta allegria, grazie alle sue animazioni e magie. Alla sua “scuola” è cresciuto un bambino che ha fatto del gioco, dello stupore e del sorriso il suo mestiere: è Arturo Brachetti, il più grande trasformista, mago del “quick change” con meno di due secondi per un cambio d’abito ed oltre 250.000 cambi realizzati nella sua carriera. Recentemente ha inaugurato un nuovo teatro a Torino, “Le Musichall” (ex teatro Juvarra), in collaborazione con l’Opera Torinese del Murialdo; il progetto prevede non solo eventi teatrali e musicali, ma anche iniziative di accoglienza ed istruzione per ragazzi in difficoltà.
 

domenica 5 novembre 2017

UN PO’ DI STORIA DELL’ORATORIO

Inizialmente gli oratori erano piccoli luoghi di culto dove la gente si ritrovava a pregare. San Filippo Neri intorno al 1550 crea il primo oratorio nel senso moderno: una comunità di religiosi e laici unita in un vincolo di mutua carità sullo stile degli apostoli, con le finalità della preghiera, del coinvolgimento di uomini comuni e di cultura nella lettura della Bibbia, e dell’educazione dei ragazzi.
Gregorio XIII eresse la Congregazione dell’Oratorio e concesse a questa la chiesa di S. Maria in Vallicella, che divenne il luogo del primo oratorio. Di questo primo oratorio è importante il legame comunione, Parola e educazione la prioritaria presenza degli adulti, così come la corresponsabilità tra religiosi e laici.
Nel 1841 San Giovanni Bosco incontra dei giovani nella sacrestia della chiesa di S. Francesco d’Assisi a Torino per il primo di una serie di incontri di preghiera. La sua passione educativa per i giovani lo portò ad avvicinare sempre più ragazzi, tra i quali Domenico Savio. Nel giorno di Pasqua del 1846 l’Oratorio si stabilì sotto una tettoia con un pezzo di prato, la tettoia Pinardi a Valdocco. Di questa esperienza importante è il protagonismo dei ragazzi e dei giovani e la dimensione sociale: si cercava di mettere gli adolescenti ed i giovani in grado di vivere con responsabilità l’esperienza lavorativa ed il dialogo con i datori di lavoro.

Anche in Lombardia nascono vere e proprie compagnie di mutuo soccorso: l’oratorio, a Milano come a Torino, cerca di togliere gli adolescenti ed i giovani dalla strada e dall’ozio per aiutarli anche nell’ingresso nel mondo del lavoro e formarli ad una cittadinanza attiva. L’oratorio ambrosiano sorse ancora una volta per iniziativa di un laico, il barbiere Giuseppe Figino che dal suo negozio vedeva molti ragazzi mentre giocavano o pescavano sulle sponde del Naviglio, li chiamava, li ospitava ,trasmetteva loro il suo mestiere, offriva lezioni di catechismo per aprirli alla conoscenza e all’esperienza di Dio. Egli credeva che vivendo come Gesù si diventava uomini riusciti e proponeva preghiera, Ufficio della Madonna, opere di misericordia (in particolare la visita agli ammalati).
Nacquero l’oratorio S. Carlo e quello di S. Luigi. La guida dell’oratorio rimaneva nelle mani di un laico, il Prefetto dell’Oratorio, che coordinava tutte le attività, ed il sacerdote veniva chiamato l’assistente dell’oratorio, per il suo compito spirituale e sacramentale.

Questo approfondimento è rivolto in particolare alle classi quinte dell’indirizzo Turistico, in preparazione all’uscita in Monferrato (visita di una cantina e Castelnuovo Don Bosco). Per l’occasione gli alunni hanno partecipato alla lezione di religione come classi complete – avvalentisi + non avvalentisi – secondo quanto stabilito dai rispettivi consigli di classe.