lunedì 29 novembre 2021

L’AVVENTO – STORIA E SIGNIFICATO

Con l’avvio incerto del nuovo anno scolastico, ma pieno di speranza di fare lezione in presenza, siamo arrivati al periodo dell’Avvento. Mai, come in questi ultimi due anni, l’attesa e la venuta di un nuovo inizio si è sentita così forte. Ma partiamo dal significato della parola Avvento, tempo liturgico che precede e prepara il Natale: nei riti cristiani occidentali segna l'inizio del nuovo anno liturgico. La parola Avvento deriva dal latino adventus e significa "venuta", ma meglio "attesa".

 

L'origine del tempo di Avvento viene individuata tra il IV e il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma è del 336, ed è proprio verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia e in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale. Per quanto la prima festa di Natale sia stata celebrata a Roma, qui si verifica un tempo di preparazione solo a partire dal VI secolo. Nel 380 il concilio di Saragozza impose la partecipazione continua dei fedeli agli incontri comunitari compresi tra il 17 dicembre e il 6 gennaio. Successivamente verranno dedicate sei settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie. In questo periodo, come in quaresima, alcuni giorni vengono caratterizzati dal digiuno. Tale arco di tempo fu chiamato "quaresima di s. Martino", poiché il digiuno iniziava l'11 novembre.

La teologia dell'Avvento ruota attorno a due prospettive principali. Da una parte con il termine "adventus" (= venuta, arrivo) si è inteso indicare l'anniversario della prima venuta del Signore; d'altra parte designa la seconda venuta alla fine dei tempi. Il Tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi.

Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri dell'ultima domenica di novembre e termina prima dei primi Vespri di Natale. E' caratterizzato da un duplice itinerario domenicale e feriale scandito dalla proclamazione della parola di Dio.

La preparazione avviene:

-LE DOMENICHE Le letture del Vangelo hanno nelle singole domeniche una loro caratteristica propria: si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi (I domenica), a Giovanni Battista (Il e III domenica); agli antefatti immediati della nascita del Signore (IV domenica). Le letture dell'Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte soprattutto dal libro di Isaia. Le letture dell'Apostolo contengono esortazioni e annunzi, in armonia con le caratteristiche di questo tempo.
-LE FERIE Si ha una duplice serie di letture: una dall'inizio dell'Avvento fino al 16 dicembre, l'altra dal 17 al 24. Nella prima parte dell'Avvento si legge il libro di Isaia, secondo l'ordine del libro stesso, non esclusi i testi di maggior rilievo, che ricorrono anche in domenica. La scelta dei Vangeli di questi giorni è stata fatta in riferimento alla prima lettura. Dal giovedì della seconda settimana cominciano le letture del Vangelo su Giovanni Battista; la prima lettura è invece o continuazione del libro di Isaia, o un altro testo, scelto in riferimento al Vangelo. Nell'ultima settimana prima del Natale, si leggono brani del Vangelo di Matteo (cap. 1) e di Luca (cap. 1) che propongono il racconto degli eventi che precedettero immediatamente la nascita del Signore. Per la prima lettura sono stati scelti, in riferimento al Vangelo, testi vari dell'Antico Testamento, tra cui alcune profezie messianiche di notevole importanza.

Post collegato: 
Un Calendario dell’Avvento da stampare o da mettere come sfondo del desktop: 

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domenica 28 novembre 2021

CALENDARIO DELL’AVVENTO CON LE PAROLE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

Ecco un calendario dell’Avvento animato da condividere con le persone più care. Ci accompagnano le parole di Madre Teresa di Calcutta come augurio di un tempo di Natale più vero.

Post collegato: LA PICCOLA MATITA DI DIO 

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domenica 31 ottobre 2021

LA DIREZIONE GIUSTA

Eccoci di nuovo al 31 ottobre, Halloween per i ragazzi (ma anche per molti adulti) e le vetrine si riempiono di zucche, finti teschi e cappelli alla Harry Potter, considerati - chissà perché - così divertenti. Sul web spopolano contenuti decisamente più inquietanti, come alcune “serie cult” molto seguite soprattutto dai giovanissimi. Questa attrazione verso tutto ciò che è violento e macabro è piuttosto preoccupante e rischia di far perdere il senso della realtà, con la confusione-sovrapposizione tra reale e virtuale.

E’ vero che nella vita quotidiana non mancano gli eventi negativi e le brutte notizie (anzi!); tuttavia è importante che anche i genitori ne parlino con i figli, per capirli meglio ed accompagnarli nel percorso di crescita. Bisogna saper guardare con più attenzione i modelli positivi e luminosi del presente e del passato. Ne sono un esempio i Santi, che hanno donato la loro vita con amore e dedizione al Signore e al prossimo e possono costituire un punto di riferimento per andare avanti e costruire qualcosa di buono.

Ecco allora due citazioni utili anche nel contesto scolastico, una tratta dalla letteratura contemporanea e l’altra dalla Bibbia, per favorire la riflessione e il confronto.

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.


Italo CalvinoLe città invisibili


Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello". Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo: "Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?" Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché l'Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi".

Ap. 7, 9-17

A ciascuno il compito di trovare la direzione giusta verso cui guardare!




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lunedì 23 agosto 2021

CHI SONO I TALEBANI (E ALTRE COSE DA SAPERE)

Si parla molto in questi giorni dell’Afghanistan e della situazione che si è creata. Una delle frasi più sentite è che i Talebani intendono applicare la Sharia. Ma chi sono i talebani? E che cos’è la Sharia? Tralasciando gli approfondimenti dal punto di vista geopolitico, proviamo a spiegare queste parole in modo semplice e sintetico.

I talebani (dall’arabo tālib, tālibān) hanno origine da un gruppo di studenti delle scuole Coraniche afghane e pakistane, le madrase. A metà circa degli anni ’90 si sono organizzati come movimento politico, riuscendo a conquistare subito città come Kandahar e Kabul e governando l’Afghanistan fino al 2001.

La Sharia (dall’arabo Sharī’a = strada, sentiero) è l’insieme delle leggi e regole tratte 1. dal Corano, 2. dagli Hadith, cioè la tradizione che riunisce i detti e i fatti di Maometto, 3. in qualche caso anche dal consenso dei giuristi. Si tratta di norme che regolano il comportamento nei vari ambiti di vita quotidiana, dal rapporto con Dio a quello sociale. Tali insegnamenti possono avere delle interpretazioni radicali, come per esempio – per le donne – l’obbligo del burqa o le recentissime annunciate restrizioni in ambito scolastico. 


Alla luce di ciò, torna di grande attualità il film Viaggio a Kandahar (2001), girato in Afghanistan e vincitore di alcuni premi. Da non dimenticare, infine, le testimonianze di Malala Yousafzai: la giovane pakistana è stata ferita gravemente in un attentato (rivendicato dai talebani) nel 2012, all’età di 15 anni, mentre tornava a casa da scuola. Il suo impegno per il diritto all’istruzione è continuato con più forza ed è memorabile il suo discorso all’ONU nel 2013. Anche in questi giorni ha espresso molta preoccupazione per il futuro dell’istruzione, soprattutto delle bambine e delle ragazze. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. La sua storia è narrata nel film Malala del 2015.

domenica 11 luglio 2021

FILM PER IL TEMPO LIBERO


Con l’arrivo dell’estate anche il tempo libero a disposizione è maggiore. E quando capita di non uscire in una giornata troppo afosa o in una sera di temporale, l’ideale allora è un bel film. Qui trovi una raccolta di trailer che possono stimolare la curiosità.

Gli ultimi inseriti in elenco affrontano in modo diverso il tema della diversità e del pregiudizio.

  • SE DIO VUOLE, ironico: cosa succede quando un figlio fa scelte contrarie alle aspettative del padre?
  • LA PRIMA PIETRA, film suggerito da un alunno di terza, è tagliente. Le parole diventano come macigni. Ma di chi è la responsabilità?
  • IL CIRCO DELLA FARFALLA, cortometraggio: siamo capaci di accettare gli altri per come sono? Siamo capaci di accettare noi stessi?

Buona visione!





martedì 6 luglio 2021

CALENDARIO DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO


E’ stato pubblicato il calendario scolastico regionale del prossimo anno 2021-22. Ecco le date più interessanti per il Piemonte, con le festività:

  • Inizio lezioni: lunedì 13 settembre
  • Tutti i Santi: lunedì 1 novembre
  • Immacolata Concezione: mercoledì 8 dicembre
  • Vacanze di Natale: da venerdì 24 dicembre a domenica 9 gennaio
  • Vacanze di carnevale: da sabato 26 febbraio a martedì 1 marzo
  • Vacanze di Pasqua: da giovedì 14 aprile a martedì 19 aprile
  • Festa della Liberazione: lunedì 25 aprile
  • Festa del Lavoro: domenica 1 maggio
  • Festa della Repubblica: giovedì 2 giugno
  • Fine lezioni: mercoledì 8 giugno

Qui sotto trovi un’immagine da scaricare con il calendario stampato come promemoria!



lunedì 7 giugno 2021

IL CORAGGIO DELL’AMORE

“Questo matrimonio non s’ha da fare”. E’ una citazione tratta da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni; ancora oggi, però, sono tanti i casi di matrimoni proibiti e matrimoni forzati e la cronaca offre, purtroppo, molti episodi di questo tipo. E’ uno spunto di riflessione proposto agli alunni, con i quali si approfondisce il tema del matrimonio nelle varie religioni, le nozze tra persone di religioni diverse e le condizioni essenziali, come la libera volontà e il consenso. Non è sempre scontato perché a volte per realizzare il proprio sogno d’amore ci vuole tanto coraggio.

Qui presentiamo la reazione di Renzo quando scopre l’intrigo…


sabato 22 maggio 2021

I 7 VIZI CAPITALI…+ 1

In questo mese di maggio non tutte le classi sono tornate in presenza al 100%. Ecco allora che bisogna ingegnarsi per lavorare comunque come se si fosse insieme e la Didattica Digitale Integrata offre numerose opportunità sotto questo aspetto! Uno degli strumenti utilizzati durante l’ora di Religione è Presentazioni, app integrata in Google: un file caricato e condiviso in Classroom è sufficiente agli studenti, che possono accedere contemporaneamente ed utilizzare una o più slide. L’insegnante controlla lo svolgimento del lavoro in diretta.

Le classi quarte, nell’ambito del percorso dedicato all’etica, hanno lavorato in questo modo approfondendo il modulo su vizi e virtù. Ai ragazzi è stato chiesto di sceglierne uno e di rappresentarlo con immagini e citazioni. Qui viene pubblicato il lavoro della classe 4H indirizzo Chimico Biotecnologie Sanitarie.



Post collegato: IL PECCATO DI GOLA



lunedì 26 aprile 2021

PARLIAMO DI AMBIENTE

Qualche giorno fa si è celebrata la Giornata Mondiale della Terra. Ecco allora una bella occasione per parlare di ambiente attraverso le parole di papa Francesco, tratte dall’Enciclica Laudato Si’.

Quando parliamo di “ambiente” facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati.

L’ecologia integrale non può prescindere dall’essere umano, dal diritto di accesso alle risorse, uno stile di vita dignitoso e solidale.

L’argomento è parte del programma di IRC delle classi quinte e si inserisce bene nell’ambito dei percorsi dell’Educazione Civica.


domenica 28 marzo 2021

DELLA DIVINA COMMEDIA, DEL LIMBO E ALTRE NOTIZIE

Nei giorni dedicati alle celebrazioni di Dante anche durante l’IRC  è stato fatto qualche approfondimento, ovvero visione e significato di Paradiso, Purgatorio e Inferno nella Divina Commedia  e nella Teologia Cristiana contemporanea.

In questo contesto, un chiarimento doveroso è stato quello riferito al Limbo, il non-luogo pensato tradizionalmente per coloro che erano vissuti prima del Cristianesimo, come il poeta Virgilio che accompagna Dante per buona parte del viaggio, e per i bambini morti senza Battesimo. Questa teoria, affermatasi a partire dal Medioevo, è stata presente nel Magistero della Chiesa fino al Concilio Vaticano II, quando ha cominciato a farsi strada una riflessione diversa sulla questione. L’ultimo documento significativo “La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo” è frutto di uno studio della Commissione Teologica Internazionale, approvato da  Papa Benedetto XVI  nel 2007. Del testo riportiamo qui di seguito alcuni brevi estratti interessanti che danno un’idea della posizione che la  Chiesa contemporanea assume al riguardo:

La teoria del limbo, cui ha fatto ricorso per molti secoli la Chiesa per indicare la sorte dei bambini che muoiono senza Battesimo, non trova nessun fondamento esplicito nella rivelazione, nonostante sia entrata da lungo tempo nell’insegnamento teologico tradizionale

(…)

La grazia di Dio raggiunge ogni essere umano e la sua provvidenza abbraccia tutti. Il Concilio Vaticano II insegna che Dio non nega «gli aiuti necessari alla salvezza» a coloro che, senza loro colpa, non sono ancora giunti a una conoscenza esplicita di Dio, ma che, con l’aiuto della grazia, «si sforzano di condurre una vita retta». Dio illumina ogni uomo «affinché abbia finalmente la vita» (cfr Lumen gentium 16). Viene poi nuovamente affermato che la grazia «lavora invisibilmente» nel cuore di tutti gli uomini di buona volontà (Gaudium et spes 22). Queste parole si applicano direttamente a coloro che hanno raggiunto l’età della ragione, e che prendono decisioni responsabili, ma difficilmente si potrà affermare che non valgono anche per i bambini.

(…)

Dio non ci chiede cose impossibili. Inoltre la potenza di Dio non è limitata ai sacramenti: «Deus virtutem suam non alligavit sacramentis quin possit sine sacramentis effectum sacramentorum conferre» (Dio non lega la sua potenza ai sacramenti, così che può conferire l’effetto dei sacramenti senza sacramenti). Dio può quindi dare la grazia del Battesimo senza che venga amministrato il sacramento, un fatto, questo, che dovrebbe essere ricordato particolarmente quando il conferimento del Battesimo risultasse impossibile. 

Ecco come Dante racconta l’incontro con Virgilio:




domenica 21 febbraio 2021

QUIZ PER LE CLASSI TERZE: CHIESE CRISTIANE A CONFRONTO

Ecco un nuovo test di ripasso per gli alunni delle classi terze, ma adatto anche ai più grandi! Chi vuol provare a rispondere?

Ricordiamo che la partecipazione è anonima e non verranno raccolti né indirizzi mail né altri dati personali.



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domenica 14 febbraio 2021

TU DA CHE PARTE STAI?

Tra gli argomenti proposti agli studenti uno piuttosto delicato e dibattuto è quello relativo al perdono. Tra le fonti utilizzate vi è la parabola del Padre Misericordioso, in passato nota come parabola del Figliuol Prodigo (Lc. 15,11-32). Il racconto viene presentato, i personaggi e i comportamenti discussi, poi il confronto e le riflessioni. Ai ragazzi viene chiesto di prendere le parti di uno dei protagonisti e poi di spiegarne le ragioni.

Oggi vogliamo fare un sondaggio online su questo episodio narrato nel Vangelo di Luca. Chi non ricordasse bene il contenuto può rinfrescarsi la memoria guardando questo breve video animato, riletto in chiave moderna.


PARTECIPA AL SONDAGGIO!

Attenzione: la partecipazione è anonima e non verranno raccolti né indirizzi mail né altri dati personali.



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domenica 31 gennaio 2021

NON BISOGNA DIMENTICARE

Come ogni anno, in occasione del Giorno della Memoria, con gli alunni vengono fatti degli approfondimenti. Uno degli aspetti presi in considerazione è l’uso delle parole. Una molto utilizzata, soprattutto nei paesi anglofoni, ma anche in Italia, è OLOCAUSTO. Questo termine è presente nell’Antico Testamento e indica un sacrificio: in seguito ad un peccato, il popolo di Israele uccideva un animale e lo offriva al Signore come espiazione delle proprie colpe. Dunque “Olocausto” non è appropriato per indicare lo sterminio degli Ebrei durante l’epoca nazista: la morte di milioni di persone non è un’offerta a Dio, né riparazione di colpe commesse. Ecco perché si preferisce utilizzare SHOAH, che vuol dire “distruzione”.

Far riflettere i ragazzi è importante affinché il modo di parlare non avvenga in modo superficiale e, soprattutto, siano consapevoli che non bisogna dimenticare. La memoria permette di costruire il futuro, imparando a non ripetere gli errori del passato. Uno degli esempi più vivi nell’esperienza personale è costituito da Oradour-sur-Glane, un villaggio situato nel Limousin, in Francia. Il 10 giugno 1944 i soldati nazisti entrarono in paese e lo distrussero completamente: fucilarono tutti gli uomini, radunarono donne e bambini in Chiesa e diedero alle fiamme tutto quanto. Persero la vita 642 persone. Oggi Oradour è un museo a cielo aperto: i visitatori percorrono le strade in un silenzio opprimente, tra case distrutte, resti di botteghe, oggetti domestici. L’ingresso in Chiesa, pensando all’eccidio, è una delle esperienze più forti di questa visita. Nel Memoriale vero e proprio sono raccolti gli oggetti più piccoli, come gli occhiali e gli orologi (fermi alle 16,35). E’ significativo che, alla fine della guerra, il villaggio sia stato lasciato sostanzialmente in quelle condizioni (il paese nuovo è stato ricostruito a qualche chilometro di distanza) affinché tutti possano ricordare e serva come monito.

Dobbiamo imparare a non essere indifferenti perché, come ha detto Liliana Segre, l’indifferenza è già violenza.

Muovi il mouse sulle immagini per fare il tour virtuale:




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