giovedì 5 aprile 2018

PIO XI E LA LETTERA NASCOSTA (CLIL)

Pio XI, papa dal 1922 al 1939, aveva progettato una dichiarazione contro l’antisemitismo e le persecuzioni razziali. La lettera enciclica fu preparata e mai pubblicata. Perché? Cos’era successo?

Tra la primavera e l’estate del 1938 Pio XI approfitta della presenza in Italia del gesuita americano John LaFarge, in viaggio in Europa per conoscere la situazione politica e scrivere alcuni articoli per il settimanale “America”. LaFarge, già noto per le sue idee contro le discriminazioni, riceve il compito di elaborare il documento in inglese, con l’aiuto di tre collaboratori, incaricati di curare le versioni in francese, tedesco e latino. Il lavoro dal titolo Humani Generis Unitas (Unità del genere umano) viene consegnato nel mese di ottobre. Tuttavia, nel febbraio 1939, il Papa muore. Dell’enciclica nessuna traccia.
Un seminarista ne ritrova una copia durante la catalogazione dell’archivio di LaFarge. Sarà l’inizio di una serie di articoli, ricerche lunghe e difficoltose che hanno portato infine qualche risposta oltre che alla pubblicazione pressoché integrale del progetto (Georges Passelecq et Bernard Suchecky, L’Encyclique cachée de Pie XI. Une occasion manquée de l’Église face à l’antisémitisme, édition la Découverte, 1995).

L’argomento fa parte di un approfondimento interdisciplinare presentato durante l’ora di religione nella classe 5G Linguistico. La docente IRC ha tenuto una lezione in lingua francese con l’intera classe e il modulo, dal titolo Les rapports entre les Chrétiens et les Juifs, le rôle du Pape Pie XI et le projet d’une encyclique contre l’antisémitisme, è stato inserito nel progetto CLIL.