mercoledì 30 dicembre 2020

L’ASINELLO HAMOR

Nelle lezioni di storia del biennio, si descrivono le riforme romane intorno agli anni appena precedenti e successivi alla nascita di Gesù Cristo. Le riforme, che studiano gli studenti, prevedevano le imposte che erano i tributi da pagare al re o all’Impero per assicurare il funzionamento del paese, per finanziare l’esercito e le comunità locali nonché i membri del governo. Nell’anno della nascita di Gesù era stato indetto un censimento, che obbligava le persone a tornare nella loro città d’origine per essere registrate ai fini fiscali. 

In un piccolo villaggio chiamato Betlemme viveva un asinello. Era vecchio e stanco e si chiamava Hamor. Quella sera, dopo un’altra dura giornata di lavoro, si sistemò nella stalla e si addormentò. All’improvviso, Hamor venne svegliato da alcuni rumori. L’albergatore stava rientrando con una coppia di sposi a cui spiegava che, dal momento che il re aveva ordinato a ogni cittadino di tornare nella propria città natale per il censimento, Betlemme era molto affollata e tutte le camere erano occupate. In ogni caso, essi avrebbero potuto trascorrere la notte nella stalla, preparandosi un giaciglio con la paglia. La giovane donna, Maria, aspettava un bambino ed era molto stanca per il viaggio faticoso e Giuseppe, suo marito, l’aiutò a sistemarsi. L’asinello si riaddormentò ma fu presto svegliato dai vagiti di un bambino appena nato: era un maschietto. Maria, dopo averlo fasciato, lo depose nella mangiatoia che lei e suo marito avevano improvvisato come culla. Fuori, nella notte, i pastori governavano le greggi sulla collina. Ma un angelo apparve loro nel cielo, annunciando una buona notizia: in quella notte, in una stalla di Betlemme, era nato un bambino che avrebbe salvato il loro popolo. I pastori si incamminarono alla ricerca del luogo dove era avvenuta la nascita. Hamor li sentì avvicinarsi da lontano. Tutti volevano vedere il neonato e si accalcavano nella stalla: quando giunsero al suo cospetto i pastori si inginocchiarono e si misero a pregare ringraziando Dio. Dopo qualche tempo, quando Maria si sentì meglio, la famiglia andò a sistemarsi in una casa e l’albergatore offrì loro in prestito Hamor per portare sul dorso Maria e il bambino. L’animale doveva sentirsi molto fiero di poter essere d’aiuto”.

(In Gesù e le belle storie della Bibbia, ed. De Agostini, revisione Don Walter Ruspi)



La favola narra la vicenda accaduta ad un asinello vecchio e stanco di nome Hamor che visse una specie di seconda giovinezza, aiutando una famiglia povera, quella formata da Maria, Giuseppe e dal piccolo Gesù. Si tratta di un altro modo per descrivere la Nascita nella stalla di Betlemme, non attraverso occhi umani, ma attraverso quelli di un umile animale domestico, ormai vecchio ma lieto, proprio come le persone anziane, di potersi ancora rendere utile.

Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!



martedì 8 dicembre 2020

LE AULE SONO VUOTE, LE TESTE NO ovvero LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA NON E’ TEMPO PERSO

Gli argomenti affrontati con i ragazzi durante le lezioni IRC a distanza sono tanti, anche se rimodulati.

Gli studenti delle classi 1A, B e F hanno ripensato i 10 Comandamenti, elaborando alcuni insegnamenti considerati fondamentali in relazione all’epoca attuale e all’età. Eccone dunque alcuni, riportati così come sono stati scritti:

ESSERE SE STESSI

NON SOTTOVALUTARTI

IL RISPETTO È UNA COSA RECIPROCA, SE LO VUOI IMPARA A RISPETTARE

NON PARLARE MALE DI UNA PERSONA ALLE SUE SPALLE MA DIGLIELO IN FACCIA

NON SEGUIRE GLI ALTRI

NON PRENDERE UNA BRUTTA STRADA

NON TRADIRE

NON SENTIRTI SUPERIORE AGLI ALTRI

LIBERTÀ DI PENSIERO

PORTA RISPETTO AGLI ADULTI

SII DISPONIBILE E RISPETTOSO PER GLI ALTRI

ASCOLTA I CONSIGLI ALTRUI 

NON DESIDERARE UN RAGAZZO ALTRUI

FARE DEL BENE ANCHE QUANDO GLI ALTRI TI DANNO DEL MALE

NON DARE PESO ALLE COSE CHE DICONO GLI ALTRI MA FAI DI TESTA TUA

NON FARE SEMPRE DI TESTA PROPRIA

CREDI IN TE TESTO CHE SENNÒ NESSUNO LO FA AL POSTO TUO

NO AL BULLISMO

NON APPROFITTARE DEI PIÙ DEBOLI

NON GIUDICARE/NON DISCRIMINARE

AIUTARE GLI ALTRI

Naturalmente, oltre a questi vengono riproposti anche quelli biblici e c’è spazio persino per una citazione di Bob Marley: “I veri amici sono come le stelle, puoi riconoscerli solo quando è buio intorno a te”.

Con le classi seconde degli indirizzi Chimico e Turistico è stato fatto un approfondimento a partire dalle novità liturgiche, in particolare la sostituzione della frase “Pace in terra agli uomini di buona volontà” con “Pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Alcuni studenti hanno fatto notare che la nuova versione fa pensare ad una pace più inclusiva. Il confronto sul tema della pace ha aperto molte prospettive, da quella del perdono a quella dell’intervento di Dio nella storia umana e la Salvezza. Si sono distinti in particolare gli alunni di 2B, che hanno posto questioni non da poco, come per esempio il problema della sofferenza e la difficoltà di conciliare la bontà di Dio con l’esistenza dell’inferno.

La classe 4H ha affrontato con molta passione il tema dell’educazione religiosa: due gruppi contrapposti, uno a favore di una crescita secondo valori religiosi dati dalla famiglia, l’altro sostenitore della libertà di scelta, senza alcuna imposizione fin dall’infanzia. Commovente vederli dalle icone della videolezione, sembravano parlarsi come dalle finestre di una casa…

Ecco, questa è la dimostrazione che le lezioni a distanza e la Didattica Digitale Integrata non sono tempo perso (come pensa qualcuno), ma possono essere occasione per scoprire lati differenti e apprezzabili. Per ribadire il concetto che ha dato il titolo a questo post: le aule sono vuote, le teste no!


Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!


mercoledì 2 dicembre 2020

GIONA E I PREGIUDIZI

Durante la DID, gli insegnanti sperimentano non solo una nuova didattica ma anche un nuovo modo di rendere attuale storie del passato.

E’ il racconto di Giona : un ignoto autore del V-IV secolo a.C. affronta un argomento scottante per la cultura ebraica. Con una sorta di parabola o finzione didattica propria del midrash, viene deplorata la resistenza di Israele a partecipare i doni di JHWH, di esclusivo privilegio.

Il testo racconta di Giona profeta, vissuto nel VII secolo a.C. come dice 2 Re 15,25, al quale Dio affida il compito di ammonire la popolazione di Ninive, il cui comportamento aveva suscitato la collera divina. Ma Giona, fu colto dalla paure, anziché ubbidire, fuggì per mare dalla parte opposta. Viene inghiottito da una balena e rimane nel suo ventre tre giorni, tempo in cui riflette sul suo comportamento. Giona rimane deluso perché i pagani si convertono alla sua predicazione Il profeta con condivide l’eccessiva bontà di Dio e che si lascia impietosire dopo aver minacciato il giudizio. 

Il libro si conclude con il brano dell’alberello di ricino, nato e morto in giornata, una lezione impartita a Giona, accecato dai suoi pregiudizi su Ninive e incapace di capire la compassione divina.

La storia di Giona è ricca di colpi di scena e di spunti interessanti. Giona, in ebraico Jonah, significa “colomba”. Uomo buono, ma ostinato e collerico. Fa controvoglia quello che Dio gli ordina e non capisce che, sperando di veder scomparire il popolo di Ninive, Giona si mostra ingiusto ed egoista.

La Bibbia non precisa quale tipo di pesce inghiotte Giona. Si può pensare a una balena, come nella storia di Pinocchio. In realtà il pesce è solo un simbolo, perché nessun uomo può rimanere vivo per tre giorni nel ventre di un pesce.

Giona rimane nel ventre del pesce per tre giorni e tre notti: era come rinchiuso in una tomba. Questa immagine ricorda quella di Gesù, che resuscita. Il profeta non è morto, non resuscita ma nasce ad una nuova vita. Rimanere nel ventre del pesce, e quindi a contatto con la profondità della sua anima, gli permise di riconoscere la grandezza e la potenza di Dio.

Cosa insegna oggi questo racconto?

Quali sono i parallelismi con Pinocchio?

Giona e Gesù?

Queste sono solo alcune domande dalle quali si può accendere la riflessione.



Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

 

domenica 8 novembre 2020

A SPASSO CON L’IRC

Noi insegnanti di Religione abbiamo sempre partecipato agli Open Day dell’Istituto “Martinetti”, durante il periodo dell’Orientamento. Questa è un’occasione importante e rivela come l’IRC ben si inserisca nei percorsi dei diversi indirizzi, offrendo una preparazione di base comune e approfondimenti specifici; inoltre è il segno di una bella collaborazione interdisciplinare.

Quest’anno, anche se siamo tornate a lavorare a distanza con la Didattica Digitale Integrata, non abbiamo voluto mancare all’abituale appuntamento e abbiamo preparato un video di sintesi delle nostre attività. Ecco quindi tanti buoni motivi per iscriversi al nostro Istituto e scegliere di avvalersi dell’ora di Religione!

Leggi anche: L’ORA DI RELIGIONE A SCUOLA 

Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

lunedì 21 settembre 2020

PORTA PIA

In queste giornate calde di fine estate, ricorre una data storica per il Risorgimento italiano “La breccia di Porta Pia”, la presa di Roma che sancì l’annessione di Roma al regno d’Italia. Il 20 settembre 1870 avvenne la presa e la fine dello Stato Pontificio, festa nazionale fino al 1930, quando fu abolito a seguito della firma dei Patti Lateranensi. Camillo Benso, conte di Cavour dichiarò il suo intento già al primo discorso come Ministro. Il  principio era quello della "libertà assoluta della Chiesa" cioè la libertà di coscienza, assicurando ai cattolici l'indipendenza del pontefice dal potere civile. 

Poco dopo Cavour affermò in parlamento che riteneva «necessaria Roma all'Italia» e che prima o poi Roma sarebbe stata la capitale, ma che per far questo era necessario il consenso della Francia. Sperava che l'Europa tutta sarebbe stata convinta dell'importanza della separazione tra potere spirituale e potere temporale e quindi riaffermò il principio di “libera Chiesa in libero Stato”.

Particolare di questa vicenda è il capitano Giacomo Segre (1839-1894 sepolto a Chieri nella zona ebraica): quel giorno, aveva 31 anni, comandava la V batteria pesante del IX reggimento di artiglieria.  Alle 5.20 del fatidico 20 settembre 1870, ordina d’aprire il fuoco contro Porta Pia. Subito dopo sparano anche la II e l’VIII batteria del VII reggimento, dirette dai capitani Buttafuochi e Malpassuti. I loro 888 colpi creano la breccia da cui i bersaglieri irrompono nella capitale dei papi, trasformandola in quella dell’Italia Unita.

Segre spara per primo, una storia poco nota, proprio per la scomunica di Pio IX: a lui non interessava molto, perché era un ebreo. Come del resto interessava poco anche a Nino Bixio, noto «mangiapreti» attestato sul Gianicolo, a tre miglia da Porta San Pancrazio: e infatti apre pure lui il fuoco. Ma il primo colpo verso il tratto di mura tra Porta Pia e Porta Salara, dove verrà aperta una breccia di 30 metri attraverso cui passano i bersaglieri, è stato di un capitano ebreo: forse, proprio in quanto tale. Era il nonno materno dello storico Paolo Alatri, il quale ricordava: «In seguito, fece un po’ di carriera; divenne colonnello, ma non andò oltre, perché morì giovane».  Aveva 55 anni.

Una curiosità è che tra i partecipanti all'evento vi fu anche lo scrittore e giornalista Edmondo de Amicis, all'epoca ufficiale dell'esercito italiano che ha lasciato una particolareggiata descrizione dell'evento nel libro Le tre capitali:

«[...] La porta Pia era tutta sfracellata; la sola immagine della Madonna, che le sorge dietro, era rimasta intatta; le statue a destra e a sinistra non avevano più testa; il suolo intorno era sparso di mucchi di terra; di materasse fumanti, di berretti di Zuavi, d'armi, di travi, di sassi. Per la breccia vicina entravano rapidamente i nostri reggimenti. [...]» 

Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

Torino, Parlamento del Regno d'Italia. Qui vennero firmati importanti documenti, come lo Statuto Albertino nel 1848 e il trasferimento della Capitale.

Torino, Museo del Risorgimento, Telaio per la Bandiera d'Italia.


venerdì 11 settembre 2020

LA PICCOLA MATITA DI DIO

“Attraverserò questa vita una volta sola….
Se posso fare una cosa buona o dire una cosa gentile a un altro essere umano
devo farlo adesso, perché non passerò mai più da questo luogo” 
                                                                                       Madre Teresa di Calcutta

Agnes Gonxhe Bojaxhiu, nata nell’attuale Macedonia da una famiglia albanese, a 18 anni concretizzò il suo desiderio di diventare suora missionaria ed entrò nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, un anno dopo giunse in India. Nel 1931 emise i primi voti, prendendo il nuovo nome di Suor Maria Teresa del Bambin Gesù (scelto per la sua devozione alla Santa di Liseux), e per circa vent’anni insegnò storia e geografia alle allieve del collegio di Entally, nella zona orientale di Calcutta. Il 10 settembre 1946, mentre era sul treno diretta a Darjeeling per gli esercizi spirituali, avvertì la “seconda chiamata”: Dio voleva che fondasse una nuova congregazione. Nel 1948 uscì dal collegio per condividere la vita tra i più poveri. Dal primo gruppo di giovani che la seguirono sorse la congregazione delle Missionarie della Carità, poi si espanse in tutto il mondo. 
Il suo sari bianco (colore del lutto in India) bordato di azzurro (colore mariano) la contraddistingue per gli slums di Calcutta in cerca di dimenticati, dei paria, dei moribondi.
Nel 1979 riceve il Nobel per la Pace ad Oslo, accettando il Premio solo in nome dei poveri. E’ possibile seguire parte Discorso alla Premiazione del Nobel QUI.
Attiva e contemplativa al tempo stesso, nella Madre c’erano l’idealismo e la concretezza, tanto da definirsi “la piccola matita di Dio” un piccolo, semplice strumento fra le Sue mani.


Madre Teresa scompare a Calcutta il 5 settembre 1997. Proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e Santa da Papa Francesco il 4 settembre 2016, Madre Teresa è un esempio concreto di Amore incondizionato verso Dio e tutte le Creature. La sintesi della vita e delle opere della Santa sta nel Crocifisso al fianco del quale si trova la scritta “Ho sete”. Donna di fede, di speranza, di carità, di indicibile coraggio, Madre Teresa aveva una spiritualità cristocentrica  ed eucaristica.
Il suo messaggio è sempre attuale: che ognuno cerchi la propria Calcutta, presente sulle strade delle nostre città, ovunque ci sono i non amati, i non voluti, i non curati, i respinti, i dimenticati. 
Per vedere il film di animazione sulla vita di Madre Teresa clicca QUI.

Iscriviti alla NEWSLETTER e al nostro CANALE YOUTUBE e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

venerdì 4 settembre 2020

LE SFIDE DEL MONDO CONTEMPORANEO

Quali sono le sfide che ci interpellano maggiormente nel mondo contemporaneo? Una bella domanda da proporre in classe. Uno degli aspetti più urgenti è quello legato alla relazione con il prossimo, gli stranieri e i migranti, i più poveri e gli emarginati.
L’ultima domenica di settembre la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Il Messaggio di Papa Francesco è molto importante: lo stesso titolo Come Gesù Cristo, costretti a fuggire – accogliere, proteggere promuovere e integrare gli sfollati interni ci invita a riflettere in profondità.



Quest’anno, per la 106ma Giornata, al centro dell’iniziativa saranno Piemonte e Valle d’Aosta con una serie di eventi preparatori che si svolgono in più date e toccano diverse città, come Torino, Asti, Ivrea, Casale Monferrato, Vercelli, Pianezza. Domenica 27 settembre Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, celebrerà in Cattedrale la Santa Messa, che sarà trasmessa in diretta su RaiUno alle ore 11.

Per leggere le parole di Papa Francesco sulla felicità, clicca QUI.

Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

lunedì 24 agosto 2020

COME CREARE MAPPE E ITINERARI CON “TOUR BUILDER” E “TOUR CREATOR”

Le idee vengono anche in estate, non c’è niente da fare. L’ultima è stata quella di creare mappe e tour virtuali testando alcuni dei programmi disponibili e soprattutto gratuiti. Per la prova è stato preso in considerazione un viaggio ipotetico sulle orme dei Santi nel Piemonte dell’800.
Il primo programma preso in considerazione è stato, previa registrazione, MapHub; di uso molto facile, permette tuttavia l’inserimento delle immagini solo dal proprio pc, mentre dalla ricerca sul web è possibile solo inserire dei link a pagine esterne, con il pericolo di reindirizzamenti a siti con pubblicità fastidiose.
Il secondo programma provato è Tour Builder, al quale si accede con il proprio profilo Google. Questo programma è facilissimo anche se in lingua inglese. Si possono scegliere segnaposti personalizzabili da mettere sulla mappa manualmente o cercando la località; dopo aver digitato una descrizione, è possibile caricare foto e video dal proprio pc o dal web, scegliendo il materiale di pubblico dominio. Sulla mappa viene visualizzato l’itinerario con le schede di approfondimento. Il lavoro finito può restare privato o pubblico. Gli aspetti negativi sono due: il primo è che non è possibile incorporare la mappa, come avviene per esempio con le scene di Street View (o con i video di YouTube). Il secondo, davvero limitante, è che il programma non è utilizzabile su dispositivi mobili.
Comunque, può essere molto utile ugualmente per docenti e studenti, anche per il lavoro in classe.
Per visualizzare dal desktop la mappa elaborata con Tour Builder clicca QUI.
L’ultimo programma utilizzato è Tour Creator, sempre di Google, che permette di creare itinerari sfruttando le foto sferiche. Il funzionamento è semplice: come nel caso precedente, si cerca una località o si colloca manualmente il segnaposto, si sceglie la visuale della foto, inserendo un titolo e una descrizione della scena. Qui è possibile anche decidere i punti di interesse, accompagnati da un commento. Il risultato finale è un tour con panorami a 360°, che può anche essere incorporato come si può vedere qui sotto:



A seconda delle necessità può essere utilizzato un programma piuttosto che un altro, sempre a beneficio della didattica.

Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

martedì 18 agosto 2020

IL BLOG DI RELIGIONE E YOUTUBE

Eccoci qui e con l’estate è arrivato qualche cambiamento! Come si può notare, un’aggiunta nell’interfaccia del blog permette ora di visualizzare un menù di pagine: HOME, CHI SIAMO, NEWSLETTER, CONTATTI, PRIVACY e infine IL NOSTRO CANALE YOUTUBE. Per chi visualizza la versione semplificata per cellulari compare solo la voce HOME; per vedere le altre basta cliccare sulla freccetta che compare sul margine destro. In alternativa, è sempre possibile tornare alla versione web, cliccando sulla funzione apposita in fondo alla schermata.
Sono stati aggiunti alcuni link e canali consigliati, oltre a quello già presente dei Missionari della Via: il sito del nostro Istituto e il canale di Generazioni Connesse, per la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo.
E’ rinnovato anche il nostro canale YouTube sia nella grafica che nei contenuti: in aggiunta alle audioletture vi sono alcune playlist di video e trailer di film interessanti. Inoltre sono stati pubblicati altri Quiz Videoanimati.
Qui pubblichiamo il n.2, che contiene anche la risposta del quiz precedente.




Per visualizzare tutta la serie dei Quiz Videoanimati clicca QUI.
Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube e attiva la campanella delle notifiche per restare sempre aggiornato!

sabato 25 luglio 2020

QUIZ VIDEOANIMATO #1


Ecco un altro esperimento: le animazioni realizzate con Toontastic di Google. Oggi pubblichiamo il primo video, sperando che sia di vostro gradimento…
Buone vacanze a tutti!





Trovi la soluzione nel prossimo quiz videoanimato oppure qui:


Iscriviti al nostro canale Youtube!


Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com  

domenica 19 luglio 2020

TURISMO A CHILOMETRO ZERO

Alla domanda “Puoi descrivere la chiesa del tuo paese?” gli alunni provenienti da Strambino immancabilmente rispondono: “Prof., la nostra chiesa è bellissima!”. La prima reazione è quella di pensare che si tratti di un’esagerazione, una sorta di promozione turistica e sponsorizzazione del proprio territorio.
Invece non è così. Questi ragazzi hanno ragione: bisogna proprio visitarla, la Chiesa dei Santi Michele e Solutore di Strambino, a soli 12 km. da Caluso! Si tratta della chiesa parrocchiale, con ingresso sulla Piazza Don Luigi Vesco, progettata nella seconda metà del ‘700 dall’architetto Carlo Andrea Rana. Il complesso monumentale è imponente e al suo interno si trovano un importante organo Serassi e la suggestiva Cappella ottagonale della Madonna del Rosario, alla quale si accede da una scala laterale. Una curiosità: mentre l’interno è a forma di fiore (una corolla con i suoi petali), l’esterno – forse in analogia con il cognome dell’architetto – sembra ricordare la forma di una rana. Questo particolare è visibile consultando Google Earth per una prospettiva dall’alto, ma attenzione: in questo caso l’edificio  è segnalato con il nome di Chiesa Parrocchiale della Madonna del Rosario e non con il suo nome ufficiale. In ogni caso ecco un’occasione per un itinerario turistico a chilometro zero…o quasi.
Per scoprire dove si trova uno degli altri organi Serassi, clicca qui.




Iscriviti al nostro canale Youtube!

Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com

venerdì 3 luglio 2020

UN’IDEA PER QUEST’ESTATE


Vuoi visitare qualcosa, fare un breve viaggio, una gita di un giorno ma non sai dove andare? Ecco qui un’idea che fa proprio al caso tuo:  tra i siti dichiarati Patrimonio dell’UNESCO c’è il Sacro Monte di Varallo, a Varallo (VC). Una meraviglia vera e propria da scoprire, a meno di 100 km. da Caluso: una Basilica e 40 cappelle immerse nel bosco, per una passeggiata suggestiva fatta di relax, cultura, arte e spiritualità alo stesso tempo.
Le cappelle contengono in totale circa 400 statue a colori e a grandezza naturale, che rappresentano scene tratte dal Nuovo Testamento, in particolare la vita, la passione e la morte di Gesù Cristo. Le opere risalgono ad un’epoca compresa tra il 1550 e il 1600 e rappresentano una sorta di replica della Terra Santa, voluta per coloro che erano impossibilitati a recarsi nei luoghi originari. Gli affreschi sono prevalentemente opera di Gaudenzio Ferrari (1475-1546), pittore e scultore al quale si devono anche alcune delle statue e la cappella della Crocifissione.
La visita è gratuita. Naturalmente, a causa del Covid-19, vi sono alcune regole da rispettare indicate da appositi cartelli. Al sito, accessibile anche ai disabili, si può arrivare con la funivia o a piedi, attraverso alcuni sentieri facili da percorrere e ben tenuti. All’arrivo, dopo la fatica della camminata, è possibile rifocillarsi nel ristorante adiacente alla Basilica; come dire: nutrire il corpo e lo spirito.








Per scoprire altri itinerari:
CURIOSITA’ – IN CAMMINO DA CANTERBURY A ROMA
DOVE ANDIAMO IN VACANZA?
ITINERARI IN CANAVESE – PRASCONDU’

Iscriviti al nostro canale Youtube!
Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com

domenica 31 maggio 2020

IL VIAGGIO MISTERIOSO


Ecco un nuovo gioco, rivolto agli alunni ma adatto sicuramente anche ai più grandi. Chi vuole mettersi alla prova? Chi ha la tenacia di andare fino in fondo, scoprire la meta finale e ottenere il premio?
ATTENZIONE: Per visualizzare il punteggio e rivedere domande e risposte è necessario cliccare su INVIO e tornare su in cima alla pagina.
Allora, buon viaggio!


Iscriviti al nostro canale Youtube!

Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com   

venerdì 22 maggio 2020

LE QUINTE E LA COSTITUZIONE


In questo periodo di Didattica a Distanza, l’IRC cerca di approfondire i temi che possono concorrere al bagaglio culturale dei nostri maturandi. Pronti ai blocchi di partenza come un centometrista, gli alunni si accingono alla prova dell’ Esame di Stato. Le insegnanti modulano la disciplina declinandola negli articoli della Costituzione Italiana.
All’interno del modulo di storia della Chiesa si parte dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, 1891, con un’analisi filosofica che ha portato alla critica alla religione (Marx, Nietszche e Freud), per arrivare alla Centesimus Annus di Giovanni Paolo II 1991, dopo la caduta del muro di Berlino.
Nella storia d’Italia si approfondisce il tema del rapporto con la Chiesa Cattolica attraverso “I Patti Lateranensi” (1929) con un Trattato e Concordato e la Revisione del 1984.
Importante passaggio sono gli articoli di legge della Costituzione italiana sulla libertà religiosa:

Articolo 7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Articolo 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.

Il fondamento costituzionale per quanto riguarda i rapporti fra lo Stato e tutte le altre confessioni religiose è contenuto nell’art. 8 che stabilisce «tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge», in virtù del principio di laicità dello Stato garantisce l’eguale tutela delle diverse religioni come riflesso del sentimento religioso del singolo (libertà religiosa). Inoltre sancisce il principio del pluralismo delle confessioni religiose in contrapposizione al dettato dello Statuto Albertino, che proclamava la sola religione cattolica come religione di Stato (principio del confessionalismo di Stato).
La disciplina dei culti acattolici gode di piena autonomia ed indipendenza, che si sostanziano nei principi di autodeterminazione e nell’autorganizzazione, sia pure con il limite del rispetto «dell’ordinamento giuridico italiano» e delle norme vigenti (soprattutto in materia di ordine pubblico e buoncostume), pena la dichiarazione della loro illiceità.
Tale autonomia ed indipendenza attiene, dunque, alla sfera interna dell’attività dei culti acattolici, in quanto l’attività esterna e, in particolare, i rapporti con lo Stato sono oggetto di intese secondo il «principio pattizio».
Una volta stipulata l’intesa tra Stato e singola confessione ed emanata la relativa legge di attuazione, si ritiene che quest’ultima non possa essere unilateralmente modificata dallo Stato, occorrendo al riguardo la stipula di una nuova intesa.

Post collegato: Cittadinanza e Costituzione: qualche idea




Iscriviti al nostro canale Youtube!

Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com 

sabato 9 maggio 2020

UN ESPERIMENTO CON JAMBOARD


In questo post parliamo di un esperimento fatto con Jamboard, la lavagna digitale presente all’interno del pacchetto GSuite for Education.
Fare lezione online non è solo parlare agli studenti, ma anche con loro e provare a creare un’interazione tra loro. Per questo motivo è nata l’idea di sperimentare un piccolo lavoro di gruppo a distanza con due classi, la 2F dell’indirizzo Turistico e la 2H dell’indirizzo Chimico.
La pagina di Jamboard è stata proiettata agli studenti all’interno della videolezione di Religione, con l’apposita funzione di Meet “Presenta ora”, in modo che tutti potessero vederne i comandi e apprenderne le funzionalità. Hanno poi ricevuto il link di condivisione con la possibilità di apportare modifiche e di lavorare in modalità sincrona sulla piattaforma. Gli studenti di 2H hanno cercato sul web immagini simbolo del dialogo di pace tra le religioni, quelli di 2F immagini rappresentative del concetto di libertà e di altre tematiche affrontate in precedenza. Ciascuno ne ha caricato una (o più) sulla pagina Jamboard, collocandovi vicino un post-it con il proprio nome e cognome. I ragazzi hanno apprezzato questa nuova esperienza. L’uso di uno strumento solitamente utilizzato dagli insegnanti di discipline scientifiche è servito questa volta per creare un piccolo lavoro d’insieme a dispetto della distanza!
Ecco un tutorial per l’utilizzo:
Accedere con il proprio profilo istituzionale. Aprire Jamboard, contrassegnato da una J di colore giallo, e creare un nuovo documento. Cliccare su CONDIVIDI (fig.1)

fig.1


Compare il link da dare agli alunni, copiandolo nella chat di Meet (in alternativa si possono inserire gli indirizzi degli invitati nello spazio in basso); nello spazio CHI HA ACCESSO  selezionare CAMBIA (fig.2)

fig.2

Scegliere l’opzione più opportuna. Nel lavoro descritto sopra, l’opzione scelta era Chiunque abbia il link in IIS Piero Martinetti; perché i ragazzi ci possano lavorare, bisogna fare attenzione che l’accesso consenta non solo la visualizzazione ma anche la modifica (fig.3)

fig.3

A questo punto la classe sarà in grado di intervenire in diretta.

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com  



lunedì 6 aprile 2020

RELIGIONS FOR PEACE (RELIGIONI PER LA PACE)


Tra gli argomenti affrontati in questi giorni di didattica a distanza trova un posto speciale quello dedicato alla pace e all’impegno delle religioni per un mondo più solidale. E’ il caso, per esempio, del movimento Religions for Peace International attivo dal 1970. Costituito da rappresentanti di molte religioni e di diversa provenienza, conta tra i testimonials nientemeno che Papa Francesco, Kofi Annan e Ban Ki-moon (che hanno ricoperto la carica di Segretario Generale ONU rispettivamente dal 1997 al 2006 e dal 2007 al 2016).
La visione è quella di un mondo in cui le comunità religiose si impegnino nella cooperazione per la pace, non solo attraverso la preghiera, ma anche l’azione solidale a livello locale, nazionale e internazionale, nel rispetto delle differenze religiose.
Lo scorso mercoledì 1 aprile, i componenti del movimento si sono riuniti in videoconferenza streaming per un incontro interreligioso di speranza e solidarietà per questo tempo difficile di pandemia e quarantena, ovvero “Religions for Peace's Interfaith Moment of Hope & Solidarity in the time of COVID-19”.
Ecco l’impegno finale dei partecipanti:

IMPEGNO INTERRELIGIOSO CONDIVISO
Unito dalla speranza con l’intera famiglia umana e guidato dai valori della mia tradizione, io mi impegno sia alla preghiera che all’azione nel tempo della pandemia COVID-19.
Io mi impegno a essere fonte di pace e di conforto per tutte le persone in questi tempi preoccupanti.
Io mi impegno a supportare coloro che sono in prima linea in questa pandemia, tenendo al sicuro me stesso, la mia famiglia e la mia comunità, al meglio delle mie capacità.
Io mi impegno a rispettare il valore della conoscenza scientifica e il buonsenso nella prevenzione, cura, trattamento e supporto, anche come parte del mio obbligo spirituale a prendermi cura di tutti gli esseri viventi.
Io mi impegno a proteggere e sostenere i diritti e la dignità dei più vulnerabili tra noi, inclusi coloro che hanno sperimentato la discriminazione.
Nella solidarietà con l’intera famiglia umana, io mi impegno ad utilizzare questo momento per approfondire la mia comprensione della nostra innata interconnessione e per rinnovare il mio impegno interreligioso per un mondo dove nessuno sia lasciato indietro.

La slide in lingua inglese è stata proiettata durante le videolezioni e tradotta insieme dagli studenti partecipanti.

Con questo impegno, che può valere sicuramente per tutti, auguriamo di cuore una buona Settimana Santa e una Santa Pasqua serena, nella speranza che questo possa essere non solo un tempo di paure ma anche di crescita interiore e di riscoperta della bellezza delle piccole cose.

L'ulivo della pace

Post collegati:

Iscriviti al nostro canale Youtube!

Per iscriverti alla newsletter: inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito spazio in fondo alla pagina; per sicurezza, verrà inviata alla tua casella di posta elettronica una richiesta di conferma: l’iscrizione alla newsletter sarà attiva solo dopo che avrai cliccato sul link che ti viene proposto.
Chiunque sia iscritto alla newsletter può, in qualsiasi momento, annullare la sottoscrizione cliccando sul messaggio che compare al di sotto dell’intestazione o in fondo alla comunicazione stessa. Inoltre, è possibile richiedere l’aggiornamento, la rettifica o la cancellazione dei propri dati  con l’annullamento dell’iscrizione alla newsletter scrivendo a: oradirc@gmail.com