Il
cammino da Canterbury a Roma prende il nome di Via Francigena e indica il tracciato
percorso fin dall’antichità soprattutto da pellegrini, ma anche da mercanti e
soldati. E’ una delle più antiche vie,
lungo la quale ancora oggi possiamo trovare segni che danno interessante
testimonianza di fede e devozione. Non si trattava di un unico itinerario, ma
di una rete di strade che variavano a seconda del punto di partenza, della
stagione ed altre condizioni; per questo motivo si tende a parlare di Vie Francigene.
Molti
arrivavano attraverso il valico del Moncenisio, tuttavia il tratto “ufficiale”
e più conosciuto è quello che passa per il Gran San Bernardo, Aosta, Settimo
Vittone (dove i nostri studenti dell’indirizzo Turistico fanno le guide durante
le giornate del FAI), Ivrea ed altre località del Canavese. Il primo ad averci lasciato
un dettagliato resoconto è stato l’arcivescovo Sigerico che nel 990, di ritorno
da Roma, ha annotato sul suo diario le 80 tappe del viaggio, lungo circa 1800
km.
Nel
1994 la Via Francigena è stata
dichiarata Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e da qualche anno è stato avviato un processo per promuovere e portare
il tratto italiano, che attraversa sette regioni (Valle d’Aosta, Piemonte,
Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Lazio), alla candidatura di
Patrimonio UNESCO.
Colle del Gran San Bernardo |
Statua di San Bernardo da Mentone (o di Aosta) |