Giovanna
d’Arco nacque da una famiglia di contadini, a Domremy nel 1412. Durante la
Guerra dei Cento anni (1337-1453) si sentì chiamata da Dio a soccorrere il re
di Francia (le famosi voci interiori di cui parlò lei stessa più volte) e a
cacciare gli Inglesi dal suolo francese. Nel 1429 raggiunse il Delfino Carlo, il
futuro Carlo VII, nella città di Chinon, convincendolo ad affidarle il compito
di tentare un’offensiva contro gli Inglesi.
Liberata
Orleans dall’assedio (8 maggio 1429), vittoria che le valse il titolo di
“Pulzella di Orleans”, dopo qualche giorno (18 maggio 1429) ottenne una nuova
vittoria: a Patay inflisse una dura sconfitta alle armate inglesi. Queste due
vittorie permisero la conquista del territorio francese fino a Reims e quindi
l’incoronazione solenne del Delfino con il nome di Carlo VII. Reims era infatti
la città dove da secoli avvenivano le consacrazioni dei re di Francia. Ma, una
volta incoronato re, Carlo VII fu preso dal desiderio di arrivare a un
compromesso e decise di trattare con gli Inglesi. Giovanna non ci stette e
volle, invece, continuare a combattere da sola, senza l’appoggio della Corona.
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Santa Giovanna D'Arco, Chiesa di St. Étienne, Chinon
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Fortezza di Chinon |
Il
24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni, i quali erano dalla parte degli
Inglesi, e a questi fu venduta per una cifra molto alta (10.000 tornesi) per
raccogliere la quale furono alzate le imposte in Normandia, all'epoca sotto il
dominio di Londra. Venne imprigionata nel Castello di Rouen e qui processata
per eresia e stregoneria. In realtà, raccontano gli storici che se ne
occuparono in seguito, si trattava di un tribunale dell’Inquisizione inquinato
da interessi politici, a favore degli Inglesi. I giudici spesso non
rispettarono le procedure, non tennero conto delle affermazioni che potevano
portare a scagionare l'imputata, e comunque il collegio giudicante era
sovrastato dalla figura del cardinale di Winchester, Henry Beaufort
(1374-1447), prozio e cancelliere di Enrico VI. Condannata, Giovanna d'Arco
venne arsa viva - neppure ventenne - sulla piazza del Mercato Vecchio a Rouen
il 30 maggio 1431.
Carlo
VII non fece nulla per aiutarla; però, dopo la conquista di Rouen (1450), volle
aprire un’inchiesta sul processo che portò alla completa riabilitazione di
Giovanna d'Arco. Giovanna d’Arco fu beatificata il 1909 da papa san Pio X e
canonizzata nel 1920 da papa Benedetto XV. Una sua statua è stata posta nella
cattedrale di Winchester, dinnanzi alla tomba del Cardinale Beaufort, colui che
ebbe un ruolo decisivo nel tragico e infausto processo. Giovanna d'Arco è stata
dichiarata patrona di Francia, della telegrafia e della radiofonia. È venerata
anche come protettrice dei martiri e dei perseguitati religiosi, delle forze
armate e di polizia. La sua memoria liturgica è celebrata il 30 maggio. Viene
richiamata esplicitamente nel catechismo della Chiesa cattolica quale una delle
più belle dimostrazioni d'un animo aperto alla Grazia salvatrice. Oggi è la
santa francese più venerata.
Il
regista Luc Besson fa un film su Giovanna d’Arco fedele alla storia della
Pulzella. Interessante è che nel corso del processo Giovanna d'Arco è sola e
dubita di alcuni episodi della sua vita: non erano forse delle coincidenze che
lei ha confuso con dei segni di Dio?