lunedì 11 settembre 2017

LA VERA STORIA DI GIOVANNA D’ARCO

Giovanna d’Arco nacque da una famiglia di contadini, a Domremy nel 1412. Durante la Guerra dei Cento anni (1337-1453) si sentì chiamata da Dio a soccorrere il re di Francia (le famosi voci interiori di cui parlò lei stessa più volte) e a cacciare gli Inglesi dal suolo francese. Nel 1429 raggiunse il Delfino Carlo, il futuro Carlo VII, nella città di Chinon, convincendolo ad affidarle il compito di tentare un’offensiva contro gli Inglesi. 
Liberata Orleans dall’assedio (8 maggio 1429), vittoria che le valse il titolo di “Pulzella di Orleans”, dopo qualche giorno (18 maggio 1429) ottenne una nuova vittoria: a Patay inflisse una dura sconfitta alle armate inglesi. Queste due vittorie permisero la conquista del territorio francese fino a Reims e quindi l’incoronazione solenne del Delfino con il nome di Carlo VII. Reims era infatti la città dove da secoli avvenivano le consacrazioni dei re di Francia. Ma, una volta incoronato re, Carlo VII fu preso dal desiderio di arrivare a un compromesso e decise di trattare con gli Inglesi. Giovanna non ci stette e volle, invece, continuare a combattere da sola, senza l’appoggio della Corona.

Santa Giovanna D'Arco, Chiesa di St. Étienne, Chinon

Fortezza di Chinon
Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni, i quali erano dalla parte degli Inglesi, e a questi fu venduta per una cifra molto alta (10.000 tornesi) per raccogliere la quale furono alzate le imposte in Normandia, all'epoca sotto il dominio di Londra. Venne imprigionata nel Castello di Rouen e qui processata per eresia e stregoneria. In realtà, raccontano gli storici che se ne occuparono in seguito, si trattava di un tribunale dell’Inquisizione inquinato da interessi politici, a favore degli Inglesi. I giudici spesso non rispettarono le procedure, non tennero conto delle affermazioni che potevano portare a scagionare l'imputata, e comunque il collegio giudicante era sovrastato dalla figura del cardinale di Winchester, Henry Beaufort (1374-1447), prozio e cancelliere di Enrico VI. Condannata, Giovanna d'Arco venne arsa viva - neppure ventenne - sulla piazza del Mercato Vecchio a Rouen il 30 maggio 1431.
Carlo VII non fece nulla per aiutarla; però, dopo la conquista di Rouen (1450), volle aprire un’inchiesta sul processo che portò alla completa riabilitazione di Giovanna d'Arco. Giovanna d’Arco fu beatificata il 1909 da papa san Pio X e canonizzata nel 1920 da papa Benedetto XV. Una sua statua è stata posta nella cattedrale di Winchester, dinnanzi alla tomba del Cardinale Beaufort, colui che ebbe un ruolo decisivo nel tragico e infausto processo. Giovanna d'Arco è stata dichiarata patrona di Francia, della telegrafia e della radiofonia. È venerata anche come protettrice dei martiri e dei perseguitati religiosi, delle forze armate e di polizia. La sua memoria liturgica è celebrata il 30 maggio. Viene richiamata esplicitamente nel catechismo della Chiesa cattolica quale una delle più belle dimostrazioni d'un animo aperto alla Grazia salvatrice. Oggi è la santa francese più venerata.
Il regista Luc Besson fa un film su Giovanna d’Arco fedele alla storia della Pulzella. Interessante è che nel corso del processo Giovanna d'Arco è sola e dubita di alcuni episodi della sua vita: non erano forse delle coincidenze che lei ha confuso con dei segni di Dio?