Eccoci di nuovo al 31 ottobre, Halloween per i ragazzi (ma anche per molti adulti) e le vetrine si riempiono di zucche, finti teschi e cappelli alla Harry Potter, considerati - chissà perché - così divertenti. Sul web spopolano contenuti decisamente più inquietanti, come alcune “serie cult” molto seguite soprattutto dai giovanissimi. Questa attrazione verso tutto ciò che è violento e macabro è piuttosto preoccupante e rischia di far perdere il senso della realtà, con la confusione-sovrapposizione tra reale e virtuale.
E’ vero che nella vita quotidiana non mancano gli eventi
negativi e le brutte notizie (anzi!); tuttavia è importante che anche i
genitori ne parlino con i figli, per capirli meglio ed accompagnarli nel
percorso di crescita. Bisogna saper guardare con più attenzione i modelli
positivi e luminosi del presente e del passato. Ne sono un esempio i Santi, che
hanno donato la loro vita con amore e dedizione al Signore e al prossimo e possono
costituire un punto di riferimento per andare avanti e costruire qualcosa di
buono.
Ecco allora due citazioni utili anche nel contesto
scolastico, una tratta dalla letteratura contemporanea e l’altra dalla Bibbia,
per favorire la riflessione e il confronto.
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili
Dopo ciò, apparve una
moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo
e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello,
avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. E gridavano a gran voce: "La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul
trono e all'Agnello". Allora tutti
gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri
viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e
adorarono Dio dicendo: "Amen! Lode,
gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei
secoli dei secoli. Amen". Uno dei
vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di
bianco, chi sono e donde vengono?" Gli
risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che
sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti
rendendole candide col sangue dell'Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno
e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda
sopra di loro. Non avranno più fame,
né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché
l'Agnello che sta in mezzo al trono sarà
il loro pastore e li guiderà alle fonti
delle acque della vita. E Dio tergerà
ogni lacrima dai loro occhi".
Ap. 7, 9-17
A ciascuno il compito di trovare la direzione giusta verso
cui guardare!