Durante
l’anno scolastico, le classi seconde (C,D,E,G) hanno approfondito la storia
ebraica e con l’insegnante IRC hanno scelto di vedere il film Noha di Darren Aronofsky.
Il
film molto bello da un punto di vista naturalistico e di effetti speciali narra
la celebre impresa biblica compiuta dal patriarca Noè, all’interno del libro
della Genesi, che prevede la costruzione dell’Arca allo scopo di salvare
l’umanità dal diluvio universale. Noha viene aiutato a costruire l’arca da un
gruppo di Vigilanti, simili ad orrendi giganti di pietra, ma che in realtà
erano angeli di pura luce che guardando la stirpe di Adamo ed Eva nella
miseria, contravvenendo all'ordine del Creatore, decisero di aiutarli, al
prezzo del loro aspetto che il fango e la terra imprigionarono per sempre.
Grazie alle loro abilità gli uomini sopravvissero, ma col tempo le
trasformarono in strumenti di violenza e resero schiavi i Vigilanti. Ci fu un
uomo, però, che li salvò e quell'uomo era proprio Matusalemme, un membro della
stirpe di Set.
Il
film prosegue con la storia della famiglia di Noha, ma ci sono degli errori che
vengono evidenziati con la riflessione in classe.
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Noè racconta la storia della creazione ai suoi bambini. A grandi linee rimane
fedele alla Genesi, ma confonde due giorni: la luce maggiore e la luce minore
(Sole e Luna) furono creati nel quarto giorno, non nel secondo.
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Noè non era distante da Dio. Nel film, Noè scopre che la terra sarebbe stata
distrutta con il diluvio grazie a dei confusi sogni profetici. Dio viene
peraltro chiamato “Creatore” per l’intero film. In Genesi invece (6:13, 7:1,
8:15) Noè è amico Dio e in continua comunicazione con Lui.
Secondo l’Antico Testamento:
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Noè viene scelto da Dio perché era un uomo giusto e integro; Dio benedirà Noè e
i suoi figli dicendo: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la Terra…”;
nel film invece Noè afferma che Dio l’ha scelto solo per portare a termine il
compito di salvare gli animali, dopodiché lui e la sua famiglia saranno gli
ultimi uomini sulla Terra.
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Non c’era nessun discendente di Caino nell’arca. Per rendere il film più
avvincente, il regista permette al Re nemico Tubal-Cain di salvarsi dal diluvio
ed entrare nell’arca.
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Nel film Noè spiega ai figli che è sbagliato mangiare carne, in quanto gli
animali sono creature di Dio, e durante tutto il film l’idea di mangiare la
carne viene associata ai peccatori, ai malvagi. Questa associazione è inesistente
nella Bibbia, anzi numerose sono le volte descritte nel sacro libro, in cui i
profeti e lo stesso Noè sacrificano animali a Dio.
- A
differenza del film, la Bibbia non parla di persone che cercano di salire
sull’Arca, non dice dove viene recuperato il legname per costruirla, e non
racconta molto di quello che succede sull’Arca.
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Nel film, gli uomini estraggono dalla terra lo “zohar”. Questo elemento sembra
oro ed ha poteri magici. Lo zohar non è menzionato nella storia di Noè, ma la
parola ebrea compare nell’Antico Testamento nei Libri di Ezechiele e Daniele, e
viene comunemente considerato una luce di un qualche tipo. È anche il nome del
libro più importante della Cabala.
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Per sapere quando scendere dall’Arca, nel film Jafet manda prima un corvo – che
ritorna – e una colomba che torna con un ramo d’olivo. Nella Bibbia, la colomba
è mandata fuori tre volte. La prima ritorna sola, la seconda con un ramoscello
d’olivo, la terza volta non torna.
Queste
riflessioni sono state analizzate per capire meglio il testo Biblico e le
necessità cinematografiche di oggi.