Che cosa si
saranno detti Adamo ed Eva quando si sono incontrati per la prima volta? A
questa domanda gli studenti delle classi quarte dell’indirizzo Chimico hanno
dato risposte diverse ma tutte interessanti. Eccone allora qualcuna:
- Si sono chiesti: ”E tu chi sei?”.
- Si sono parlati per conoscersi meglio.
- Non si sono parlati, perché non esisteva ancora il linguaggio, ma si sono guardati negli occhi.
- Si sono guardati con curiosità, perché essendo i primi non sapevano come erano fatti.
- L’uomo, guardando la donna, ha visto se stesso come in uno specchio.
- Lui è stato contento “perché a quel tempo l’uomo era triste”.
Secondo Gen. 2,
23 l’uomo esclama: “Questa volta essa è osso dalle mie ossa e carne dalla mia
carne. La si chiamerà donna, poiché dall’uomo è stata tolta”. Come dire: ”Finalmente!”
Finalmente due
esseri simili, anche nel nome: ISH (uomo) e ISHA (donna).
E’ una frase
breve, diversa dal poema d’amore del Cantico dei Cantici in cui lo sposo
dichiara alla sua innamorata "Tu mi hai rapito il cuore!", eppure densa di significati.
Gli alunni
scoprono certamente che la Bibbia non parla di un solo uomo e di una sola donna
(teoria che sarebbe incompatibile con le conoscenze scientifiche apprese a
scuola), e che Adamo ed Eva rappresentano la coppia-esempio della prima umanità
creata da Dio.
A questo
proposito, si consiglia la lettura del Diario
di Adamo ed Eva di Mark Twain, un racconto in cui humor e poesia si
intrecciano e nel quale i due protagonisti descrivono, ciascuno dal proprio
punto di vista, l’incontro con l’altro. Così, per esempio dichiara Adamo: “Questa
nuova creatura dai capelli lunghi mi sta sempre intorno” e “ La nuova creatura
mangia troppa frutta. Andremo presto in rovina, probabilmente”.
Nella foto di
oggi, Adamo ed Eva con l’uva invece della mela tradizionalmente utilizzata
dagli artisti: il capitello si trova all’interno della Basilica di Santa Maria
Maddalena a Vézelay, in Borgogna, terra di vigneti. Il sito è classificato Patrimonio
Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Adamo ed Eva, Basilica di santa Maria Maddalena, Vézelay |
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