lunedì 19 dicembre 2016

CURIOSITA’ - LA NATIVITA’ E IL PRESEPIO



Il termine presepio deriva dal latino praesaepe, che significa "mangiatoia" (da prae = "innanzi" e saepes = "recinto"). La tradizione del presepio risale a San Francesco d’Assisi, il quale nel Natale del 1223 volle la rappresentazione della natività per riflettere sulla presenza reale di Gesù durante la Messa che sarebbe stata celebrata proprio in quel luogo.



Tra i testi che narrano l’evento vi sono anche i vangeli apocrifi. Sebbene siano considerati generalmente non attendibili, offrono anche pagine molto poetiche, che hanno ispirato artisti come Giotto (vedere ciclo di affreschi nella Cappella degli Scrovegni a Padova). Anche il cantautore Fabrizio De André, nel 1970, ha inciso l’album “La Buona Novella” basandosi proprio su alcuni episodi tratti dagli apocrifi.
Un racconto molto suggestivo è quello contenuto nel Protovangelo di Giacomo; qui presentiamo la descrizione degli istanti che precedono la nascita di Gesù:


Io, Giuseppe, camminavo e non camminavo. Guardai nell'aria e vidi l'aria colpita da stupore; guardai verso la volta del cielo e la vidi ferma, e immobili gli uccelli del cielo; guardai sulla terra e vidi un vaso giacente e degli operai coricati con le mani nel vaso: ma quelli che masticavano non masticavano, quelli che prendevano su il cibo non l'alzavano dal vaso, quelli che lo stavano portando alla bocca non lo portavano; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco delle pecore spinte innanzi che invece stavano ferme: il pastore alzò la mano per percuoterle, ma la sua mano restò per aria. Guardai la corrente del fiume e vidi le bocche dei capretti poggiate sull'acqua, ma non bevevano. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso.
(Protovangelo di Giacomo, cap. 18)



Concludiamo con un augurio:
“Il Natale spesso è una festa rumorosa: ci farà bene stare un po’ in silenzio, per sentire la voce dell’Amore” (Papa Francesco, 23 dicembre 2013)

BUON NATALE!